Metodologie didattiche e tecniche attive di insegnamento

metodo didattico

La metodologia didattica consiste nello studio dei metodi e dei processi di insegnamento e di apprendimento. In generale col termine metodologia didattica si fa riferimento a due accezioni: lo studio e l’applicazione dei metodi didattici, teorico, e la pratica, ovvero la procedura didattica. La metodologia didattica consente di sviluppare dei percorsi di insegnamento utili per la classe e che hanno uno scopo comune, quello di insegnare e di stimolare concretamente l’apprendimento degli alunni.

Conoscere la metodologia didattica è indispensabile e non è un caso che questa materia faccia parte dei crediti necessari per poter accedere al concorso per insegnare, crediti formativi che devono essere assunti da ogni persona che voglia poi insegnare in Italia dopo il concorso.

Per tecnica didattica si intendono invece le modalità operative che vengono concretamente usate nell’azione formativa.

La metodologia didattica si applica ad ogni materia: essa richiede l’uso di diversi metodi pensati per sviluppare i processi di apprendimento (ad esempio apprendimento per azione, per problemi, per scoperta oppure il classico apprendimento per ricezione).

Essi garantiscono un’offerta formativa che sia personalizzata anche sulla base delle esigenze dell’alunno (è ormai nel sentire comune che non tutti gli studenti apprendano allo stesso modo e che per un apprendimento davvero funzionale bisogna variare i metodi). Inoltre la metodologia didattica evita che si abusi della c.d. lezione frontale che può risultare noiosa e che può spegnere l’attenzione dello studente.

Le tecniche attive di apprendimento

Oggi come oggi la maggior parte delle scuole ha abbandonato o meglio non riconosce più una funzione centrale alla mera lezione frontale. Si usano le c.d. tecniche attive di apprendimento che hanno lo scopo di coinvolgere attivamente la classe e gli allievi, di effettuare un costante controllo sull’apprendimento, e di stimolare la formazione in gruppo. Le tecniche attive di apprendimento possono essere distinte in diversi settori.

  1. Tecniche di analisi della situazione, che coinvolgono dei casi reali. Sono case study che quindi pongono lo studente di fronte ad un caso reale da risolvere, ad un problema da superare concretamente.
  2. Tecniche di simulazione. Sono tecniche attive di apprendimento basate sul role playing, che si sta diffondendo sempre di più, per analizzare anche i comportamenti sociali. Il rôle playing, chiamato anche interpretazione dei ruoli, simula comportamenti o atteggiamenti della vita reale e permette allo studente di interpretare un ruolo. Ha una finalità soprattutto di apprendimento e relazionale, aiuta gli studenti a sviluppare le relazioni interpersonali.
  3. Tecniche di riproduzione operativa.
  4. Tecniche di produzione cooperativa che uniscono alla formazione didattica anche lo sviluppo delle competenze relazionali, di gruppo, fra gli studenti.

Le tecniche attive di apprendimento oggi cercano di puntare il più possibile sull’interdisciplinarietà, che consente di toccare diversi punti e discipline diverse in modo da poter creare una rete di connessioni fra materie come storia, geografia, sociologia, ma anche scienze e matematica. Questo consente allo studente di crearsi una rete di concetti collegati e quindi di apprendere davvero meglio, ma anche di ‘toccare con mano’ concretamente i collegamenti fra discipline.