Double degree: la laurea di valore internazionale che aiuta nel lavoro

I vantaggi di fare almeno parte del proprio percorso di studi all’estero sono ormai noti, tanto che sono diversi gli studenti che decidono di intraprendere questo cammino. Un esempio relativamente diffuso è il quarto anno delle scuole superiori all’estero. Un’esperienza di vita che comporta anche opportunità prettamente didattiche, come l’apprendimento di una lingua straniera quasi a livello di madrelingua, oltre al raggiungimento di buoni livelli di autonomia personale.

Quando invece si arriva all’università gli equilibri cambiano; in questo caso non si tratta più solo di formare la personalità dello studente magari a discapito di qualche conoscenza didattica da recuperare in un secondo momento. Durante il percorso accademico il livello di studio delle materie scelte è fondamentale. La laurea rappresenta la conquista di un bagaglio culturale e di competenze tecniche personali da sfruttare per coloro che si affacciano al mondo del lavoro. La facoltà scelta quindi, ma anche l’ateneo stesso ed eventualmente la tesi di laurea, sono tutti elementi che possono “fare curriculum”, come si è soliti dire, quando si presenta la propria candidatura in risposta a un annuncio o per una precisa occupazione.

E un altro titolo che può veramente far spiccare il CV di uno studente è aver conseguito il double degree, la doppia laurea, presso le università italiane; in sintesi una laurea conseguita con parte degli studi all’estero e quindi valida a livello internazionale.

 

Doppia laurea italiana e double degree, le differenze

Non è stato un percorso facile, quello dell’approvazione della possibilità per gli studenti italiani di conseguire una doppia laurea. Dalla prima proposta, datata 1999 si è dovuti arrivare all’aprile del 2022; Fino ad allora l’iscrizione in due atenei, anche italiani, era vietata per una legge risalente addirittura al 1933.

Altra cosa invece è i l double degree che, come già accennato, è una laurea che è riconosciuta anche all’estero. In precedenza era nata anche per ovviare all’obsoleto impedimento, ora sta vivendo una accelerazione, tanto che sempre più università lo stanno proponendo. Ma come funziona esattamente?

 

Studiare in un ateneo di livello internazionale

Chiamata anche laurea binazionale, il double degreee prevede un programma di studio che integra le lezioni di almeno due atenei. Significa che gli studenti italiani frequenteranno anche alcuni semestri all’estero, per poi poter conseguire un diploma di laurea riconosciuto a livello internazionale.

Questo ovviamente a patto che si stia studiano presso una università che ha già raggiunto un agreement con un ateneo estero. Bisogna tenere anche in considerazione che lezioni ed esami saranno da sostenere in una lingua straniera, solitamente l’inglese oppure la lingua ufficiale del Paese che ospita l’ateneo “gemellato” con quello italiano.

 

Quali università offrono questa opportunità

Al momento circa la metà delle università italiana offrono questa possibilità, ma le opportunità aumentano di anno in anno. Tra quelle che sono attive ormai da anni troviamo quelle delle grandi città, a partire dal Politecnico di Milano e quello di Torino, la Statale e la Cattolica di Milano, lo Iulm sempre nella città meneghina, La Sapienza e la Luiss di Roma, l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Da segnalare anche l’università Alma Mater di Bologna, uno dei motori dell’integrazione accademica a livello europeo.

 

Quali facoltà scegliere

Non esiste una vera e propria classifica delle facoltà migliori per intraprendere il percorso del double degree, ma in linea di massima sembrano essere più richieste quelle scientifiche ed economiche. Studiare Economia e commercio anche all’estero significa comprendere il diritto internazionale, per esempio. Anche gli studenti di Architettura o Ingegneria possono guadagnare moltissimo, in quanto a preparazione, da un periodo di studi all’estero, come quelli di Medicina. Un po’ meno richieste le materie umanistiche, anche se una laurea con valenza internazionale può essere poi applicata a qualsiasi carriera.

 

Perché conviene sceglierla

La Commissione Europea ha cercato di raccogliere i dati inerenti gli studenti che affrontano un percorso per il double degree e, a quanto sembra, l’80 per cento di questi riesce a trovare una occupazione dopo solo un trimestre dal conseguimento della laurea. Alcuni decidono di restare all’estero, nel Paese in cui hanno studiato; altri invece tornano in Italia con un titolo comunque capace di farsi notare. E’ infatti evidente che, oltre ad aver affrontato con successo un percorso di studi impegnativo, il double degreee assicura anche un altissimo livello di conoscenza dell’inglese o di un’altra lingua straniera, che spesso si aggiunge alla conoscenza dell’inglese stesso. Un vantaggio immenso in un mondo globalizzato.