Sono davvero numerose, e in alcuni casi imprevedibili, le opportunità di lavoro a disposizione di chi può vantare la qualifica di assistente bagnante. Cerchiamo di conoscere, dunque, gli sbocchi professionali in questo ambito. Per farlo ci aiuteranno i professionisti di Life Guard Academy che propongono corsi per bagnini (salvamento) nel Triveneto.
Avreste mai pensato che un bagnino potesse lavorare come guida snorkeling? Eppure è proprio così: gli assistenti bagnanti (questa la denominazione corretta delle figure che siamo sempre stati abituati a indicare come bagnini) hanno la possibilità si trovare lavoro in qualità di guide di escursioni che hanno a che fare con l’acqua. Il compito consiste nell’effettuare la sorveglianza in occasione delle esplorazioni, che spesso vengono svolte da persone con livelli natatori diversi. Sarebbe auspicabile la conoscenza di almeno una lingua straniera, se non addirittura di più, visto che si ha a che fare con turisti provenienti da tanti Paesi diversi.
Lavorare in un Paese straniero
A volte si sente dire che i brevetti italiani non valgono all’estero: non è proprio così, ma certo è che la situazione in questo ambito non è delle più felici. In effetti non esistono ancora brevetti riconosciuti ed equipollenti. Il solo strumento che offre la possibilità di lavorare in qualità di assistente bagnanti all’estero è rappresentato dai brevetti che vengono ottenuti nei Paesi che aderiscono al Commonwealth, e comunque con validità ristretta unicamente ai Paesi membri. Ciò non vuol dire, comunque, che con un brevetto italiano sia impossibile trovare lavoro all’estero: basta contattare i resort e i villaggi turistici all’estero che sono gestiti da società italiane. Va detto, inoltre, che alcuni Paesi consentono ai candidati di sostenere l’esame per ottenere il brevetto. Il consiglio è quello di rivolgersi alla federazione o all’agenzia di riferimento per il Paese in questione in modo da capire che cosa prevedono le normative locali in materia.
Lavorare per la Protezione Civile: pro e contro
Gli assistenti bagnanti potrebbero anche prendere in considerazione l’opportunità di diventare volontari della Protezione Civile: si vivrebbe, così, un’esperienza molto gratificante sotto il profilo umano. Esistono vari nuclei che sono specializzati nel soccorso in acqua pronti ad accogliere i possessori del brevetto. Sia chiaro: si tratta di volontariato, quindi non è previsto un guadagno. In alternativa, si potrebbe entrare in contatto con un gruppo sportivo che svolge attività in acqua: a volte c’è bisogno di sorveglianza balneare in occasione di eventi specifici che richiedono particolari modalità di sorveglianza. Per esempio le swim-run o le competizioni di parapendio acrobatico sono occasioni in cui è fondamentale la presenza di assistenti bagnanti: basta mettersi in cerca per trovare l’opportunità di lavoro giusta.
Come si diventa assistenti
Prima ancora di pensare alle opportunità di lavoro a disposizione degli assistenti bagnanti, comunque, è necessario conseguire tale qualifica. In che modo? Attraverso un brevetto, che può essere ottenuto con un corso di formazione dedicato, che abbini lezioni di teoria e prove pratiche, oltre a un periodo di tirocinio. Esistono corsi sia per gli assistenti bagnanti in mare sia per gli assistenti bagnanti in piscina: ci sono differenze significative tra le due proposte formative, dal momento che in acque libere si verificano dinamiche diverse rispetto a quelle tipiche di una piscina. Le Federazioni che in Italia sono abilitate al rilascio del brevetto, ed eventualmente a garantire il suo rinnovo, sono tre: la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (Fisa), la Federazione Italiana Nuoto (Fin) e la Società Nazionale di Salvamento Genova (Sns Genova). L’esame che occorre superare per ottenere il brevetto è sempre lo stesso, a prescindere dalla Federazione a cui ci si rivolge, mentre per il rinnovo le modalità possono essere differenti; non cambia invece la tempistica, con una cadenza triennale.
Che cosa serve per rinnovare il brevetto da assistente bagnanti
Quando si deve procedere con il rinnovo del brevetto è sempre opportuno informarsi presso la Federazione di riferimento sia in relazione ai costi che a proposito dei documenti che devono essere presentati. In genere, comunque, è necessario fornire:
- Il certificato medico di idoneità
- Una o più fototessere
- La dichiarazione sostitutiva di certificazione atto notorio
- Una copia del vecchio brevetto
- La domanda di rinnovo
- Il modulo con l’informativa sulla privacy
- Un documento di identità
- La ricevuta di avvenuto pagamento (in genere il costo non supera gli 80 euro).
Come funziona il rinnovo
Per diventare assistenti bagnanti, dunque, è indispensabile seguire un corso di formazione e sostenere un esame che, una volta superato, dà il diritto di ottenere il brevetto relativo. Come si è visto, la durata di tale brevetto non è illimitata, ma giunge a scadenza dopo tre anni. Per il rinnovo con la Fisa, è necessario sostenere delle prove pratiche in acqua, che servono a verificare le abilità del candidato nel nuoto, nell’apnea e nel tuffo. Ci sono due ulteriori prove, che riguardano il primo soccorso e il trasporto del pericolante.