Come scegliere un corso di formazione: consigli utili 

Formarsi, imparare, ed essere elastici: oggi ai lavoratori si chiede una sete di conoscenza professionale molto ampia, per continuare ad essere competitivi sul mercato del lavoro. Ai ragazzi, invece, dopo la laurea, si chiede spesso di frequentare master e corsi per potersi formare in modo più specifico, per essere più competitivi dei loro coetanei, per essere pronti a interagire col mercato del lavoro e le sue turbolenze. Di certo oggi si può seguire un corso di formazione per tanti motivi diversi: un ragazzo neolaureato può scegliere un corso per specializzarsi e per acquisire magari delle competenze pratiche molto preziose; una persona che lavora già può voler progredire professionalmente e per farlo un corso di formazione può essere un buon trampolino di lancio; chi ha perso il lavoro, con un ottimo corso di formazione con pratica ed attestato può sperare di rimettersi in gioco senza sprecare tempo prezioso.

Insomma, tra i tanti corsi di formazione professionale disponibili c’è sempre qualcosa che fa per noi, che incontra i nostri desideri professionali e che può aiutarci a crescere e a migliorare.

Ma come si sceglie al meglio un corso di formazione? Nella jungla selvaggia dei corsi, a pagamento, gratuiti, sponsorizzati, riconosciuti dalla Regione o meno, non è sempre molto facile muoversi e scegliere di conseguenza un corso formativo adatto alle proprie esigenze. Vediamo quindi alcuni consigli utili per scegliere un corso di formazione senza perdere tempo e senza essere troppo dispersivi.

Scegliere il corso di formazione, ecco come

Cosa valutare, nella scelta di un corso di formazione? Ecco alcuni punti che dovresti considerare.

  1. Obbiettivo. Per scegliere un corso di formazione è bene chiedersi che obbiettivo si ha. Un piccolo esempio: si deve imparare l’inglese. Questo obbiettivo è estremamente generico: se a dover imparare bene l’inglese è un ragazzo neolaureato che deve trasferirsi all’estero, chiaramente si rivolgerà ad un corso professionalizzante e molto pratico che gli dia le giuste skills linguistiche per parlare bene inglese in un certo contesto professionale. Se a dover imparare l’inglese è una persona disoccupata che ha bisogno solamente delle minime basi per rendere il suo cv più accattivante, si rivolgerà ad un diverso tipo di corso. Così come diversi sono gli obbiettivi fra chi inizia un corso di formazione per ottenere una promozione professionale e chi invece è alla prima esperienza nel mercato del lavoro e quindi ha bisogno di un corso il più possibile pratico, concreto, professionalizzante.
  2. Spendibilità. La spendibilità di un corso è prioritaria: un corso di formazione potrebbe anche sembrarti davvero allettante, ma se non ha alcun valore nel mercato, se non è spendibile (ad esempio se non è riconosciuto e non rilascia alcun tipo di attestato o titolo) allora forse non è quello che fa per te, a meno che tu non stia cercando un corso estremamente di nicchia, oppure non stia facendo un corso solo per motivi personali. Ma per quanto concerne la formazione, è bene valutare quanto ‘pesa’ in un curriculum un certo corso, specie se ci impieghi soldi e tempo.
  3. Esperienza del corso. Cerca online e non solo le recensioni sul corso di formazione, se non sei molto sicuro. Valuta le esperienze di chi l’ha seguito gli anni precedenti, e se possibile, anche se sono disponibili percentuali di successo del corso stesso (es. quante persone hanno iniziato a lavorare).
  4. Costo. Un corso di formazione non deve essere necessariamente a pagamento, per essere ottimo o per essere di alta qualità. Ad esempio spesso gli enti pubblici (Regioni, Province) e agenzie da loro accreditate organizzano corsi formativi per disoccupati e non solo, gratuiti e di alta qualità con tanto di stage finali e di attestati che riconoscono il percorso fatto. Alla stregua, alcuni corsi costano: vale la pena considerare il loro valore rispetto all’obbiettivo ed alla spendibilità.