Come iscriversi all’università

Dopo il diploma di maturità, dopo un anno sabbatico trascorso in giro per il mondo oppure da adulti, per dovere o per diletto. Possono essere varie le motivazioni che spingono a farlo, ma una volta deciso di iscriversi all’università, ecco che sorgono una serie di problemi pratici e logistici.

Come iscriversi, dove andare, cosa fare e come gestire il carico burocratico: con questa breve guida cercheremo di fare chiarezza su come iscriversi all’università, una scelta che, come afferma il noto portale https://www.uniaffitti.it/, alla lunga paga eccome, sia dal punto di vista remunerativo, che da quello della soddisfazione sul lavoro.

L’idea

Il primo passo da fare per iscriversi all’università è decidere di farlo. Ai tempi d’oggi, in cui un contratto stabile è ormai un privilegio per pochi, il pensiero di avere una laurea spendibile nel mondo del lavoro è decisamente allettante. Allo stesso tempo, una laurea (specialmente nelle materie scientifiche o in economia) consente di mettersi più facilmente in proprio, per affrontare la vita da liberi professionisti o da imprenditori, come riportato nell’indagine annuale di Almalaurea sulla condzione occupazionale dei laureati.

Sembra dunque che non ci siano svantaggi, perlomeno a lungo termine. Ma non è così: il rovescio della medaglia è ovviamente un percorso di studi lungo e faticoso, della durata di 3 o 5 anni (senza contare quelli fuori corso), e soprattutto il fatto che i pari età che hanno scelto di non proseguire gli studi avranno 3 o 5 anni di esperienza lavorativa in più, che in alcuni ambiti è addirittura più valutata della laurea dagli esperti di risorse umane.

Ma una volta che l’idea di iscriversi all’università è ben salda nella mente, occorre armarsi di pazienza ed affrontare la trafila burocratica che consentirà di iniziare a seguire i corsi.

Cosa fare nella pratica

In pratica i passi da fare dipendono da ateneo ad ateneo. Alcuni fanno sostenere una prova di verifica obbligatoria ma non vincolante (si noti bene che non stiamo parlando delle prove di ammissione per i corsi a numero chiuso, quello è proprio tutto un altro mondo!), e poi compilare la domanda, online o cartacea, che dovrà essere consegnata di persona al punto immatricolazioni della facoltà. Solitamente le date in cui sono aperte le immatricolazioni vanno da settembre a novembre di ciascun anno accademico per le lauree triennali, mentre per le magistrali la durata è prorogata fino a dicembre.

A volte è possibile anche immatricolarsi trascorso questo termine, dopo aver pagato un onere amministrativo di importo variabile, ma che si aggira attorno ai 100 euro. Il pagamento dell’importo dà diritto all’iscrizione all’anno accademico in corso, nonostante la scadenza dei termini.

Se si sceglie di iscriversi ad un corso di laurea a numero programmato, a questo punto è necessario anche consegnare della documentazione ulteriore, variabile ovviamente da ateneo ad ateneo, e da facoltà a facoltà. Si rimanda quindi al sito ufficiale del corso di laurea scelto per maggiori informazioni. Sarà quindi necessario affrontare la prova di ammissione: i candidati che le superano, dovranno infine confermare il posto assegnato in base al risultato della prova.

Servizi di informazione agli studenti

Interessante poi sottolineare un servizio non troppo conosciuto dalle matricole, ma sicuramente tra i più utili. Molte università mettono infatti a disposizione gratuitamente uno sportello di informazioni per gli studenti, gestito da studenti o dottorandi in modo completamente volontario. E’ un ottimo punto di contatto con la burocrazia universitaria, è sicuramente più informale e le informazioni sono quasi sempre aggiornatissime.

Verificatene la presenza all’interno della facoltà che avete intenzione di frequentare, e sfruttatelo il più possibile, in modo da riuscire a cavarvela fin dall’inizio, quando presumibilmente siete inesperti e non conoscete ancora bene questo incredibile mondo.