3 artisti surrealisti e le loro opere più belle

Perché dovremmo soffermarci di più su materie come la storia dell’arte? Una disciplina importante a cui non si dà la giusta importanza ma che aiuta tantissimo a sviluppare non solo la creatività ma anche il senso critico di ognuno di noi. Tra le tante correnti artistiche, il surrealismo e gli artisti surrealisti suscitano un grande fascino a cui è davvero difficile resistere. Ecco 3 artisti surrealisti e le loro opere più belle da conoscere assolutamente.

L’arte ha un ruolo fondamentale nella formazione soprattutto in età scolare, anche se spesso è una materia a cui si presta raramente la giusta attenzione ma che ha un peso anche per chi vuole insegnare nelle scuole dell’infanzia. Un altro aspetto che non si dovrebbe sottovalutare è anche l’importanza che si danno alle solite correnti artistiche proposte e studiate, mentre altre vengono completamente snobbate. Stessa cosa vale per un certo tipi d’artisti e artiste. Quanti di noi, crescendo, hanno conosciuto personaggi artistici e capolavori che non avevano mai sentito nominare durante la scuola?

Il surrealismo è un movimento artistico e letterario d’avanguardia del Novecento molto affascinante ma che spesso non viene sufficientemente analizzato e non ci si dilunga troppo nell’esaminarlo. Stessa sorte viene riservata agli artisti surrealisti di cui ci sembra di conoscere sempre troppo poco. Vediamo insieme come nasce questo filone artistico e perché è importante conoscerlo. Inoltre abbiamo scelto 3 artisti surrealisti e le loro opere più belle.

Che cos’è il surrealismo?

Fondato dal poeta André Breton a Parigi nel 1924, il Surrealismo è un movimento artistico e letterario. L’obiettivo principale di questa corrente artistica è quello di liberare il pensiero, il linguaggio e l’esperienza umana dai confini oppressivi del razionalismo. Breton aveva studiato medicina e psichiatria e conosceva bene gli scritti psicoanalitici di Sigmund Freud. Era particolarmente interessato all’idea che la mente inconscia, che produceva sogni, fosse la fonte della creatività artistica. Breton credeva che il Surrealismo fosse un movimento rivoluzionario in grado di liberare la mente dall’ordine razionale della società.

Perché il surrealismo è così importante?

Il surrealismo rappresenta un insieme d’idee e tecniche d’avanguardia che gli artisti contemporanei utilizzano ancora oggi, inclusa l’introduzione di elementi casuali nelle opere d’arte. Questi metodi hanno aperto una nuova modalità di pratica pittorica. L’elemento del caso si è anche dimostrato parte integrante della performance art e persino alla computer art basata sulla randomizzazione.

Il desiderio del surrealismo di liberarsi dalla ragione lo ha portato a mettere in discussione il fondamento più basilare della produzione artistica, ossia l’idea che l’arte sia il prodotto dell’immaginazione creativa di un singolo artista.

Sul web troviamo diversi magazine che raccontano d’arte come Glamcasamagazine che ha dedicato un’ampia sezione d’arte e architettura. Tra i diversi articoli spicca un pezzo molto interessante su Bansky identità e opere, uno dei maggiori esponenti della street art, che non potete assolutamente perdere.

Vediamo adesso 3 artisti surrealisti da scoprire e conoscere meglio.

Salvador Dalì

Autore, artista e provocatore, Salvador Dalí è stata una delle figure più importanti del Surrealismo. Ha studiato arte a Madrid e Barcellona, ​​dove ha dimostrato abilità pittoriche magistrali e ha sperimentato diversi stili artistici. In molte sue opere si denota una forte ispirazione e approccio al Rinascimento, così come la religione, la storia e la scienza. Le sue creazioni mostrano immagini plasmate sotto l’impulso di una forte influenza mentale, con veemenza sognante. Il suo lavoro è anche direttamente correlato ai principi della psicoanalisi di Sigmund Freud.

È impossibile scegliere un’unica e formidabile opera perché sono tutte intense, ma una delle più famose è: “La persistenza della memoria”. Si tratta di un dipinto realizzato con i colori a olio, le linee sono pure, la pennellata denota forza e contrasto, i colori  sono vivaci con sfumature di ombre per generare un’atmosfera onirica. La luce gioca un ruolo potente e contribuisce a creare un’atmosfera sognante e delirante.

Frida Kahlo

L’artista messicana Frida Kahlo è ricordata per i suoi autoritratti, il dolore, la passione e i colori audaci e vibranti. È celebrata in Messico per la sua attenzione alla cultura messicana e indigena e dalle femministe per la sua rappresentazione dell’esperienza e della forma femminile. Artista, donna forte e rivoluzionaria, soffriva di poliomielite da bambina ed è quasi morta in un incidente di autobus da adolescente. Ha riportato fratture multiple della colonna vertebrale, alla clavicola e alle costole, un bacino in frantumi, un piede rotto e una spalla lussata.

Ha iniziato a concentrarsi molto sulla pittura mentre si riprendeva dall’incidente subito. Nella sua vita, ha subito 30 operazioni. Il suo dolore fisico ed emotivo è raffigurato sulle sue tele, così come la sua turbolenta relazione con suo marito, il collega artista Diego Rivera, che ha sposato 2 volte. Dei suoi 143 dipinti, 55 sono autoritratti. Breton considerava Kahlo un surrealista, un’etichetta che lei rifiutava perché affermava di dipingere semplicemente la sua realtà.

Tra le sue opere, molto famosa è “Le due Frida” Questo ritratto mostra le due diverse personalità di Frida. Una è la tradizionale Frida in costume Tehuana, con il cuore spezzato, seduta accanto a una Frida vestita in modo più moderno.

René Magritte

Pittore surrealista belga, i dipinti arguti e stimolanti di René Magritte cercavano d’indurre gli spettatori a mettere in discussione le loro percezioni della realtà e diventare ipersensibili al mondo che li circonda. Per Magritte, ciò che è nascosto è più importante di ciò che è visibile, e questo era vero sia per le sue paure che per il suo modo di rappresentare il misterioso. È stato sempre un surrealista e molto raramente si è allontanato dal movimento.

Gran parte del lavoro che ha creato raffigura scene simili e temi ricorrenti. Alcuni dei suoi preferiti erano le rocce galleggianti o la creazione di un dipinto all’interno di un dipinto, e usava anche molti oggetti inanimati, all’interno di una figura umana, creando stili distinti che altri artisti non usavano. Tra le sue opere molto suggestiva è “Il castello dei Pirenei” incarna la giustapposizione inquietante tipica dell’artista di oggetti familiari, combinata con accattivante poesia e mistero.